Secondo Berlino, come riporta il Corriere, “nel nuovo patto di stabilità serve un taglio dell’1% all’anno” qualora il deficit superi il 3% del Pil.
La Commissione Ue oggi guarda ad una diversa filosofia rispetto al passato, ossia quando contava solo il rispetto matematico del famoso 3% di deficit e 60% di debito sul Pil.
L’idea è proprio quella di concordare con ogni singolo paese, in particolare con quelli ad alto debito pubblico, come l’Italia, un percorso quadriennale di crescita e minore spesa, rendendo il debito sostenibile. Una visione che guarda al futuro con pragmatismo: ne avevamo bisogno.