Nella notte le istituzioni Europee hanno raggiunto un accordo sulla nuova direttiva efficienza, con gli Stati membri che dovranno garantire collettivamente una riduzione del consumo energetico finale dell’11% circa nel 2030.
Gli Stati dovranno rinnovare il 3% degli edifici pubblici ogni anno, riporta La Stampa. Tra le altre misure adottate c’è l’obbligo specifico per il settore pubblico di ottenere una riduzione annuale del consumo energetico dell’1,9% e gli Stati membri sono tenuti a rinnovare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà di enti pubblici. Il target concordato è a livello Ue ed è a metà strada tra i due ipotizzati dalla Commissione europea, il 9% proposto dal pacchetto clima 2021 e il 13% del RePower Eu del 2022.
Gli Stati membri contribuiranno all’obiettivo generale Ue attraverso contributi nazionali indicativi, con flessibilità del 2,5%, stabiliti nei rispettivi piani nazionali energia e clima.