Gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano hanno intercettato un drone nell’area utilizzata per l’ora d’aria dei detenuti. Collegati al drone 10 cellulari e diversi chiavistelli.
Il sindacato di polizia penitenziaria ne approfitta per ribadire ancora una volta quanto sia urgente dotare gli agenti di strumenti avanzati per schermare i carceri. “Grazie agli sforzi profusi e malgrado i turni massacranti e le scarse risorse – continua l’Uspp – la polizia penitenziaria del carcere di Napoli Secondigliano riesce comunque ad arginare i frequenti tentativi fraudolenti di introduzione di telefonini e droga, evitando così gravi ripercussioni per l’ordine e la sicurezza interna».
Nel 2019 solo in Campania sono stati sequestrati in carcere 400 cellulari, da gennaio a giugno 2020 si contano già oltre 200 telefonini introdotti illegalmente negli istituti di pena della regione.