Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi il 27 luglio, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022. Un semestre che si è concluso con due miliardi di metri cubi di gas immessi, con un risultato che arriva al 71% di riempimento degli stoccaggi.
Inoltre, nei primi sei mesi dell’anno, Snam ha acquistato due navi rigassificatrici per permettere al Paese di utilizzare più Gnl in sostituzione delle importazioni russe, con l’auspicio di metterle in funzione nei tempi previsti.
A commentare i risultati raggiunti, l’ad di Snam Stefano Venier: “Nel nuovo contesto geopolitico ed energetico Snam ha un ruolo sempre più centrale per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti dell’Italia”.
L’Italia, continua “è l’unico Paese che può contare su otto porte di ingresso del metano: cinque gasdotti e tre rigassificatori già esistenti”.
Il semestre, riporta la nota di Snam, si è chiuso con 1.595 milioni di ricavi (+9,7%), un margine operativo lordo adjusted a 1.115 milioni e un utile netto a 646 milioni (+1,7%).
Tuttavia, a catturare l’attenzione, è ancora l’incognita del conflitto russo, per cui lo stoccaggio rimane “estremamente importante per garantire una sorta di cuscinetto di sicurezza” sottolinea l’ad.
In questo senso, le stime di Snam sull’evoluzione della domanda di gas prevedono una flessione rispetto al 2021, in particolare a causa dell’aumento dei prezzi energetici ma anche per le temperature attese meno rigide.
