Con la risalita dei contagi da Covid 19, è tornato a parlare l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti. Secondo il professore, in questa fase della pandemia, l’attenzione dovrebbe essere rivolta ai fragili, poiché non è possibile fermare il virus: “è come tentare di fermare un’onda con un castello di sabbia”.
Ai microfoni del Corriere della Sera, Bassetti dichiara la necessità di misure specifiche: “Concentriamoci dove il virus fa più danni: i fragili per età e per patologia e immunodepressi. Usare la mascherina al chiuso, non in luoghi inappropriati. Ridicolo andare in spiaggia con naso e bocca coperti”.
E sui vaccini riconferma la necessità della dose ai fragili: “Meglio decidere chi mettere in sicurezza organizzando bene e con chiarezza la campagna vaccinale, procedendo per gradi”.
Sulle misure per chi contrae il virus, dichiara di voler lasciare liberi i positivi “Raccomandando loro certi comportamenti” mentre per le quarantene chiede di cambiare la norma “7 giorni a casa se sei vaccinato e 10 se non lo sei. Diciamo alla gente di non uscire finché sono presenti sintomi”.
E poi, infine, torna sulla corsa ai tamponi in farmacia: “è ingiustificata. Non ha senso fare il test senza aver sviluppato sintomi, semplicemente perché puoi aver avuto contatti con un positivo”.