Il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli ha rilasciato un’intervista in merito all’ultima diminuzione delle forniture di gas e al conseguente incremento dei prezzi dell’ultima settimana: “Vedo troppa sottovalutazione”, dice “Rischiamo di fermare le industrie”.
Tabarelli, ai microfoni de Il Tempo sostiene che quella della riduzione delle forniture da parte della Russia non sia legata a dei problemi tecnici: “Possiamo chiamarla ritorsione” dichiara. E sugli stoccaggi dice: “Siamo scoperti. Le scorte stanno aumentando ma non a ritmo sostenuto. Se ci tagliano la fornitura ben presto saremo scoperti, con gravi problemi in inverno”.
In questo senso, Tabarelli sostiene che sia “Arrivato il momento di parlare di razionamento, da subito, considerando che la guerra durerà a lungo”. Sicuramente, una scelta difficile, ma “Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia”.
Il rischio è che nei prossimi mesi, si possano avere difficoltà sia nelle famiglie che nelle aziende: “C’è rischio di fermare le fabbriche che utilizzano più energia elettrica. Dobbiamo ridurre subito i consumi, altrimenti c’è il rischio di dover tagliare il gas per uso domestico”.
E avverte: “Credo che la politica, sia a livello nazionale che europeo, non lo abbia capito. Si parla di sofisticazioni, rigassificazioni, ma se queste cose si concretizzeranno tra cinque anni sarà un successo”.
Su questa linea, non si potrebbero escludere nei prossimi mesi delle tensioni sociali: “Per questo bisogna parlare subito di razionamento, sperare che le cose non avvengano serve a poco”
E conclude: “Bisogna preparare le persone, siamo in una stagione di guerra molto grave”.