Dopo un percorso a ostacoli durato dieci anni, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto a Bruxelles un compromesso su un progetto di direttiva, che era stato presentato dalla Commissione europea nel 2012 per facilitare l’arrivo delle donne nelle posizioni di vertice delle aziende.
Si tratta della direttiva “Women on boards”, sull’equilibrio di genere: il testo della direttiva stabilisce infatti delle quote rosa nei CdA delle aziende europee. Le difficoltà incontrate negli anni per trovare una intesa riflettono quanto l’argomento sia complesso:
La direttiva – riporta Ansa – mira a introdurre procedure di assunzione trasparenti nelle aziende dell’Ue e in modo che almeno il 40% dei posti di ai vertici esecutivo siano occupati da donne.
Il fascicolo, presentato nel 2012, è stato poi bloccato in Consiglio per quasi un decennio, fino allo scorso marzo, quando i ministri del lavoro e degli affari sociali hanno concordato una posizione comune.
Ad oggi, solo il 30,6% dei membri del consiglio di amministrazione delle più grandi società quotate in borsa dell’Ue sono donne, con differenze significative tra gli Stati membri che vanno dal 45,3% in Francia al 8,5% a Cipro.
