Il governo ha presentato e varato la Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026: un piano atteso da tempo che è stato illustrato oggi a Palazzo Chigi dall’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Franco Gabrielli e dal direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza Nazionale, Roberto Baldoni.
Il piano strategico, si legge sulla prefazione a firma del premier Draghi, ha il fine di intensificare i progetti di sviluppo tecnologico, per di arrivare a un livello di autonomia nel settore della cybersicurezza, a garanzia della sovranità digitale.
In questo periodo di conflitto in Ucraina, l’intensificazione delle campagne offensive della guerra ibrida, è preoccupante ed è diventato necessario e prioritario governare il flusso delle informazioni. Per il direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Roberto Baldoni: “Siamo di fronte a attacchi simbolici. Occorre prepararsi a campagne che potranno portare a decine di incidenti”.
E sugli attacchi hacker subiti ha spiegato: “Non vanno a toccare l’infrastruttura digitale ma colpiscono il nostro inconscio e puntano ad una polarizzazione delle opinioni, che porta gruppi di utenti verso una strategia che può poi essere utile ai piani anche di attori stranieri”.
La necessità, conferma Baldoni, è quella di “Anticipare la minaccia, perché quando la minaccia è attiva è già troppo tardi. L’Agenzia deve diventare il faro a cui tutti si dovranno interconnettere, ma la gestione degli attacchi non si delega all’Agenzia. Noi forniamo le misure, le linee guida, ma poi ognuno deve adottarle al suo interno. Nella cybersicurezza non si delega”.
Il governo, riporta Rai News, ha quindi accelerato per alzare le difese e creare le condizioni per un perimetro di sicurezza nazionale cibernetica per aziende – pubbliche e private. La Strategia verrà finanziata con una quota pari all’1,2% degli investimenti nazionali lordi.