Sono stati tutti rinviati a giudizio i familiari di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa da Novellara il 30 aprile 2021, dopo essersi ribellata a un matrimonio combinato con un parente, in patria. L’ipotesi degli investigatori è che sia stata uccisa dai parenti.
Secondo quanto riportato da un comunicato Ansa, il gup Dario De Luca ha mandato a processo lo zio della ragazza, Danish Hasnain e i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, arrestati nei mesi scorsi all’estero, Francia e Spagna, dove erano fuggiti.
A giudizio anche i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, padre e madre che ora sono latitanti in Pakistan. La prima udienza è stata fissata per il 10 febbraio 2023. Accolte le richieste della Procura di Reggio Emilia che ha coordinato le indagini dei carabinieri.
In aula sarà presente anche l’avvocato Simone Servillo per i genitori e l’avvocato Valeria Miari, per il fratello minorenne di Saman, che intende costituirsi parte civile, così come l’associazione Penelope, rappresentata dall’avvocato Barbara Iannuccelli. In tribunale ci sarà anche la sindaca di Novellara, Elena Carletti.