Il Presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, è intervenuto in merito alla crisi energetica, al caro-gas e agli investimenti del Pnrr.
In un’intervista al quotidiano Il Messaggero, Tabarelli ha dichiarato che con il Pnrr si possono aprire investimenti per i rigassificatori, con la via verso un Pnrr di Guerra.
Tuttavia: “Il punto è che i tempi di realizzazione sono lunghi. Probabilmente non ci sarà più Putin quando li avremo completati. Anche tenuto conto delle nuove semplificazioni, non ci vorranno meno di un paio d’anni: vedo molta confusione”, ha dichiarato Tabarelli.
Una confusione, dice il Presidente di Nomisma, dovuta da molte contraddizioni: “Fino a qualche mese fa si parlava di escludere il gas dalla tassonomia europea per non incentivarlo, adesso ci accorgiamo che ne abbiamo assolutamente bisogno. Il parlamento europeo è dominato dai verdi”.
E su RepowerEu si dice preoccupato: “Le scorte si stanno riempiendo troppo lentamente. I fondi sbloccati da RepowerEu potrebbero essere utilizzati per riempire gli stoccaggi. Gli operatori privati non sono in grado di farlo da soli. O si decide di indennizzarli o è meglio che il gas per gli stoccaggi lo compri lo stato”.
Poi, sull’autonomia energetica dalla Russia entro il 2024, Tabarelli dichiara: “Sarà difficilissimo affrontare il prossimo inverno senza gas russo. Al 2024 mancano due anni. L’embargo significa razionamenti“.
E infine, su tetto europeo al prezzo del gas conclude: “Mi sembra una soluzione che si sta delineando. In caso di embargo o di interruzione delle forniture dovrebbero scattare dei prezzi amministrativi”.