Dopo un anno di crescita, post primo lockdown, l’economia italiana segna un primo calo del Pil. Infatti, secondo i dati dell’Istat, i prezzi ad aprile sono aumentati del 6,2% sullo stesso periodo del 2021.
Secondo quanto riportato da La Stampa, la tendenza di questo rallentamento è dovuto prevalentemente ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +50,9% di marzo a +42,4%) ed è imputabile sia ai prezzi degli energetici regolamentati sia a quelli degli energetici non regolamentati.
Dopo quattro trimestri di crescita sostenuta, infatti, in questo periodo di crisi si è registrato nel primo trimestre del 2022 una prima lieve flessione dell’attività. il calo dello 0,2% rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno è un risultato tuttavia migliore delle attese contenute nel Def (previsto un calo dello 0,5%).
Tuttavia, la preoccupazione maggiore deriva dall’aumento dei costi dei prodotti alimentari e di quelli per la cura della casa e della persona. Da questo lato, infatti, l’inflazione ha accelerato ad aprile al 6%, un punto in più rispetto al mese scorso.
L’inflazione italiana, misurata con l’indice armonizzato di riferimento europeo, registra però ad aprile un aumento su base mensile dello 0,6% e del 6,6% su base annua (da +6,8% nel mese precedente). Il dato però è più alto delle stime di Bloomberg Economics che si attendeva una decelerazione al 5,7% con il calo dei prezzi energetici.