Oggi, 22 aprile, si festeggia la Giornata mondiale della Terra. Una ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite nel 1970 al fine di far convergere l’attenzione delle persone sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente. Il tema dell’edizione 2022 è “Investiamo nel nostro pianeta”.
Come si legge sul Corriere della Sera, la celebrazione di questa giornata fu fortemente voluta dal senatore americano Gaylord Nelson, a seguito di una mobilitazione pubblica conseguente al disastro ambientale di Santa Barbara del 1969.
Il 29 gennaio 1969, una piattaforma petrolifera Union Oil esplose a 200 chilometri dalla costa di Los Angeles, provocando un riversamento in mare di oltre 10 milioni di litri di petrolio, con conseguenze devastanti su flora e fauna marina.
Nel 1970, 20 milioni di americani si mobilitarono in difesa della terra e nacque l’Earth Day. Quest’anno, 52 anni dopo la prima mobilitazione, l’attenzione si posa sulle conseguenze del cambiamento climatico.
Secondo il report del WWF, il primo passo da fare è intervenire sulle abitudini alimentari. Per far fronte al grande consumo di carne, pesce, uova e latticini a livello globale, la produzione di soia negli ultimi 40 anni è stata quintuplicata. Il legume si presta per essere utilizzato come mangime per gli animali da allevamento e il consumo dell’uomo è al 90% indiretto. Il rischio, allerta il Wwf, è soprattutto per l’integrità di Amazzonia, Pantanal e Cerrado.