In aiuto del governo per la gestione dei progetti e dei fondi del Pnrr è intervenuta Cassa depositi e prestiti che, con una piattaforma di servizi e una task force di monitoraggio delle criticità, darà il suo contributo per vincere una sfida epocale per l’Italia.
Come riportato da Repubblica, l’attuazione del Pnrr ha trovato diversi ostacoli. Gli iter burocratici e l’impreparazione del personale degli enti locali nella gestione i bandi sono i fattori che più preoccupano il governo. Infatti, dopo essere intervenuto su più fronti, l’esecutivo ha coinvolto Cdp.
Si tratta di un accordo quadro con il Mef e la piattaforma di servizi ‘Capacity Italy’, con Invitalia e Microcredito centrale, per cui Cdp vuole contribuire anche con monitoraggio delle misure e un’attività di ‘advisory’ per le amministrazioni.
La prospettiva grazie a Cdp significherebbe in concreto 550 professionisti, di cui 150 di Cdp, a disposizione degli enti locali per accelerare gli obiettivi, aiutare con i documenti di gara e con i progetti, con specialisti, ma anche con Faq e Webinar.
Ad oggi – conclude Repubblica- non si registrano particolari ritardi sul cronoprogramma ma gli ostacoli possibili sono tantissimi: ieri, ad esempio, il ministero della Transizione ecologica, per i disservizi causati da un attacco hacker, ha prorogato di dieci giorni la scadenza di un bando da 200 milioni per le “Isole verdi”, ossia per l’efficientamento energetico di 13 Comuni di 19 isole minori non interconnesse.