Andrea Pastorelli, dopo quasi vent’anni in giro per il mondo e con un lavoro alle Nazioni Unite, è tornato a casa per fondare “Teach for Italy”.
In un’intervista al Corriere della Sera, Pastorelli ha raccontato: “Quando tornavo in Italia scoprivo un Paese sempre più povero, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista culturale e sociale. A un certo punto ho capito di non poterlo accettare e che era ora di fare la mia parte”.
Dalla passata esperienza all’Onu fatta con “Teach for America”e con “Teach for All”, attiva in tutto il mondo, Pastorelli ha ampliato la visione sul nostro Paese: “Quando mi hanno proposto di fondare Teach for Italy ho mollato tutto e ho deciso di impegnarmi”.
Una startup educativa che a due anni dalla sua nascita sta conquistando molti giovani ed entusiasti insegnanti. “Il sistema è bloccato. Il futuro di uno studente dipende troppo spesso dal quartiere e dalla famiglia in cui è nato. Ogni studente deve avere l’opportunità di far emergere il proprio potenziale” ha concluso Pastorelli.
Oggi Teach for Italy conta 35 giovani insegnanti che lavorano come supplenti in 32 scuole situate in aree disagiate, povere o con problemi sociali.