Martedì 8 febbraio la Commissione europea presenterà il Chips Act. Un provvedimento indirizzato alla tutela dell’autonomia strategica nel settore, attraverso la creazione di grandi centri in Europa.
Secondo quanto riportato da Ansa, si tratta di un piano che vede stanziati circa 50 miliardi di euro per aiutare la produzione di semiconduttori in Ue dal 10% al 20% entro il 2030, al fine di limitare la dipendenza da paesi terzi.
Nella bozza del documento emerge l’obiettivo di stabilire un approccio cooperativo per affrontare i temi di sicurezza e approvvigionamento: “L’Ue dovrebbe essere preparata a un possibile fallimento di questo tipo di approccio, a un cambiamento improvviso della situazione politica o a crisi impreviste, che potrebbero minacciare la sicurezza”.
Per prendere le misure sull’export dei microchip e per la sicurezza della produzione, la Commissione potrebbe attuare un meccanismo simile a quello messo in atto per i controlli sui vaccini.