Dal Focus on “Il Fashion tornerà di moda?” elaborato dall’Ufficio Studi di Sace, che ha approfondito il tema della ripresa del settore del fashion, è emerso che, a livello globale, nel 2020 la moda ha generato un export di quasi 900 miliardi di euro.
Il fashion ha poi subìto un duro contraccolpo complice la pandemia di Covid-19 e il conseguente mutamento di esigenze dei consumatori nonché le criticità riscontrate nell’approvvigionamento, nella distribuzione e nelle vendite di articoli.
In Italia l’industria del fashion ricopre un ruolo strategico in termini di valore aggiunto e occupazione generati. Nel 2020 il nostro Paese ha esportato 46,7 miliardi di euro in articoli di moda, registrando una contrazione del 18,5%. Già lo scorso anno ha fatto segnare un recupero benché non completo.
Le imprese si mostrano ottimiste per il 2022, sulla scia della ripresa attesa in importanti mercati di sbocco e di una maggiore propensione al consumo in un contesto di incertezza relativamente più contenuta rispetto al biennio precedente.
Il settore è di fronte a profondi cambiamenti strutturali: la sostenibilità è diventata parte integrante di varie iniziative di rilancio post-Covid, così come la digitalizzazione, che porterà ampie innovazioni al sistema moda lungo le diverse fasi della filiera.