La Procura di Reggio Emilia ha affidato ai Ris di Parma l’analisi di un frammento osseo, forse di un cranio umano, che potrebbe appartenere a Saman Abbas, la diciottenne pachistana scomparsa da circa otto mesi e che sarebbe stata uccisa a Novellara per aver rifiutato un matrimonio islamico combinato.
Saman si era allontanata da casa con i genitori, che l’avrebbero di fatto consegnata allo zio, considerato l’esecutore dell’omicidio e arrestato il 22 settembre scorso in Francia nonché in attesa di estradizione.
Come rivela il Resto del Carlino, il frammento è stato trovato nell’area del Lido Po di Boretto dai carabinieri il 3 novembre scorso. Le ricerche si sono concentrate nella zona dopo che il fratello di Saman aveva rivelato al gip di aver sentito un cugino parlare in una riunione di famiglia di “in piccoli pezzi” e “buttarla” dove “c’è un fiume”.