“Dobbiamo avere fiducia: i dati che raccogliamo ogni giorno indicano che la variante Omicron, benché molto trasmissibile, è meno aggressiva e molto di rado ha conseguenze serie sui vaccinati. La controprova l’abbiamo dagli ospedali che non sono sotto pressione nemmeno nella Londra con un milione di contagiati. La speranza è che il virus si stia raffreddorizzando”.
Parola di Guido Silvestri, l’immunologo che da 30 anni lavora sui vaccini negli Stati Uniti e docente alla Emory University di Atlanta. “In Italia siamo saliti da 800 ricoveri in terapia intensiva a poco più di mille. Un altro mondo rispetto ai 4000 dei tempi peggiori, nonostante la rapida crescita dei contagi”, aggiunge.
In un’intervista al Corriere, l’immunologo spiega come “chi non si vaccina sulla base della sua idea di libertà individuale fa pagare un prezzo alto agli altri e rischia moltissimo lui stesso. No-vax l’80 per cento di ricoverati: riflettano su questo i milioni di italiani che ancora rifiutano il vaccino”.
Sulle misure per il contenimento della diffusione del virus, Silvestri invita ad essere “più elestici con le quarantene: rischiamo di bloccare tutto. Se guarisci e hai due rapid test negativi torni al lavoro: abbiamo troppi medici e paramedici giovani, asintomatici, bloccati a casa”.
