Chi soffre di diabete può trovare nell’olio extravergine di oliva un buon alleato per tenere bassi i picchi di glicemia dopo i pasti. Lo dimostrano gli studi di Gabriele Riccardi, docente di Endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli, che ha messo a confronto la glicemia postprandiale di persone con diabete di tipo 1 che durante il pasto avevano consumato olio extravergine d’oliva oppure burro come condimento. Come rivela il Corriere, nel primo caso la glicemia è risultata sempre più bassa.
Questo grazie all’oleuropeina, una molecola contenuta nelle olive e nelle foglie, capace di aumentare la quantità in circolo di incretine, ormoni che riducono gli zuccheri nel sangue, come risulta da indagini condotte all’Università La Sapienza di Roma.
L’olio d’oliva come condimento durante il pasto, dice Riccardi, è “ottimale per chi soffre di diabete e per chi è a rischio di svilupparlo”, e aggiunge che “su una fetta di pane integrale, può essere un’alternativa per la prima colazione o la merenda, al posto di altri cibi ricchi di zuccheri semplici”.