La ripresa globale “sta zoppicando”, è quanto ha dichiarato la managing director del Fondo monetario internazionale (Fmi) Georgieva. “I rischi e gli ostacoli a una ripresa globale sono più pronunciati che poco tempo fa. I sassi nelle nostre scarpe sono diventati più dolorosi”, ha spiegato intervenendo in collegamento con la Bocconi alla seconda giornata della presentazione finale del T20, il gruppo di 600 think-tank mondiali.
Come racconta il Corriere della Sera, Georgieva ha specificato quali sono i sassi diventati più dolorosi. Innanzitutto, la divergenza nella crescita: Stati Uniti e Cina stanno rallentando, mentre l’Italia e l’Europa fanno meglio del previsto. Ci sono però alcune nazioni la cui situazione continua a peggiorare a causa del basso tasso di vaccinazione. I Paesi ricchi torneranno ai livelli pre-Covid l’anno prossimo, quando quelli più poveri saranno ancora sotto del 4%.
Un altro sasso è quello dell’inflazione. Secondo le stime di Fmi, nella maggior parte dei Paesi calerà nel 2022, ma in alcune aree continuerà. Altra questione, il debito: ad oggi rappresenta quasi il 100% del Pil del mondo ed emerge la distanza tra i Paesi con bilanci solidi e quelli che invece si riprenderanno con maggiori difficoltà.
Per la managing director, è fondamentale proseguire con la vaccinazione e raggiungere un tasso di immunizzazione del 40% in tutti i Paesi entro la fine dell’anno e del 70% entro la metà del 2022. Senza la vaccinazione a livello globale, “la tragedia umana continuerà” e nei prossimi cinque anni si potrebbe assistere ad una perdita di Pil di oltre 5mila miliardi di dollari.