Diversi account di studenti universitari Lgbt su WeChat (il Facebook cinese) sono stati cancellati. Il motivo non risiede nell’aver condiviso post contro il Partito comunista cinese e non ha a che vedere, quindi, con la lotta anti regime.
Come spiega il Corriere della Sera, uno dei giovani a cui è stato oscurato il profilo, ha rivelato alla Reuters: “È tutto accaduto all’improvviso da un momento all’altro i nostri gruppi sono spariti dal web”.
Sulla piattaforma è comparso un messaggio che spiegava che il profilo avrebbe “violato le regole sulla gestione delle informazioni pubbliche sull’Internet cinese”.
In Cina fino al 2001, l’omosessualità era considerata un “disordine mentale”. Ad oggi non è condannato ufficialmente l’amore tra persone dello stesso sesso, quanto più il rifiuto di sposarsi e avere figli.