L’Ue rinvia le decisioni sui ricollocamenti dei migranti all’autunno. In vista del Consiglio europeo di domani, la bozza di documento finale prende ancora tempo sulla distribuzione su tutto il territorio europeo dei migranti che sbarcano nei paesi di primo approdo.
Come racconta Repubblica, è stata accolta la necessità che gli accordi con i Paesi da cui partono i migranti debbano essere stipulati dall’Europa stessa e non dai singoli Paesi. E’ stato recepito che il cosiddetto “Modello Turchia” può essere utilizzato anche in altre occasioni e in altre contesti.
L’invito che si legge nella bozza di documento finale è quello rivolto alla Commissione e all’Alto Rappresentante (il ministro degli Esteri dell’Unione) “a presentare piani d’azione per i Paesi di origine e transito nell’autunno del 2021”.
Dunque, nessun passo in avanti fino alla fine dell’estate che, complici il clima e il mare calmo, è il periodo di maggiore affluenza.