“Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu”. Recita così il messaggio che la madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, avrebbe scritto alla figlia per incitarla a tornare a Novellare dopo che si era allontanata da casa e viveva in una comunità protetta a Bologna.
Lo riporta la Gazzetta di Reggio, secondo cui l’sms risale a dicembre. Si tratta evidentemente di un tentativo dei familiari di convincere la diciottenne a fare rientro a casa, quella casa da cui si era allontanata dopo aver rifiutato il matrimonio combinato dalla famiglia.
È sempre la madre a parlare di “disonore” quando i carabinieri e gli assistenti sociali si recano a Novellara per portare al centro protetto Saman Abbas. Nazia avrebbe commentato: “E ora? Come faremo a spiegarlo in Pakistan? Questo è un disonore per tutti noi”.