“Le riaperture graduali si stanno dimostrando una scelta giusta”, lo afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Se non ci fossimo assunti questo rischio non guarderemmo con ottimismo ai mesi che abbiamo davanti, così come se avessimo aperto tutto e subito, come chiedeva Salvini, avremmo nuovamente riportato il Paese nei guai”.
Segnali di ripresa si intravedono anche per il turismo, che vale 12 punti del Pil italiano e che è uno dei settori più colpiti in seguito all’emergenza sanitaria. A La Stampa Bonaccini spiega: “I segnali che registriamo vanno nella giusta direzione, la fiducia è tanta. La riviera emiliano-romagnola è pronta a ricevere in sicurezza i milioni di turisti che stanno prenotando. Ma anche il turismo più lento ed esperienziale: in Emilia-Romagna abbiamo ottime prospettive e garantiremo vacanze sicure a tutti. Credo che dal settore più colpito verrà un segnale fortissimo di rinascita”.
Il Recovery è un’occasione irripetibile, per la quale tutte le Regioni, Bonaccini in primis, chiedono coinvolgimento: “Molte delle correzioni che abbiamo proposto sono state recepite. Adesso si tratta di capire se le autonomie locali saranno adeguatamente coinvolte come soggetti di programmazione e di attuazione. Mi creda, non è un problema di bandierine: nemmeno il Governo migliore del mondo potrebbe spendere oltre 200 miliardi in modo centralistico, perché le scuole e gli ospedali li costruiscono Regioni e Comuni, così come gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico o la rigenerazione urbana”.