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Valutazione di impatto ambientale, chiuso un parere su due e 364 ancora in attesa

Uno dei nodi del piano di rilancio italiano è la burocrazia con i suoi iter autorizzativi. È lo stesso ministro Cingolani ad aver parlato di una transizione burocratica, necessaria per realizzare quella ecologica.

Proprio sui progetti green, come le rinnovabili, pesano i processi autorizzativi lunghi e farraginosi. Il ministero guidato da Cingolani ha presentato il report della Commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) per l’attività e le pratiche concluse nel periodo 25 maggio 2020 – 5 maggio 2021.

Come racconta Il Sole 24 Ore che ne riassume i dati principali, negli ultimi mesi è stata registrata una accelerazione ma ci sono ancora 364 istruttorie sospese. Una volta insediata, la Commissione aveva ereditato 217 pratiche. Nel lasso di tempo analizzato sono 729 le proposte passate in esame, di cui 21 archiviate. Le istruttorie arrivate a conclusione sono il 50%, ovvero 365 (330 Via, 14 Vas più le 21 archiviate). Una pratica su due ha visto l’istruttoria chiusa. L’istruttoria di per sé non equivale ad un parere conclusivo e, dunque, all’apertura di un cantiere, ma può equivalere anche ad una fase di verifica, come richiesta di parere tecnico o assoggettabilità alla Via.

Nel corso del secondo semestre 2020, l’attuale commissione ha concluso 188 istruttorie, mentre nel solo primo quadrimestre del 2021 ne ha concluse 155.

Redazione

 

 

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