“Occorre più lungimiranza nel pianificare le dosi e nel comunicare, o i cittadini perderanno la fiducia nei vaccini”, lo afferma Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Farmacologico Mario Negri.
“Bisogna che non ci siano troppi pareri diversi, e soprattutto che chi dà le informazioni abbia una linea che poi mantiene”: l’esperto insiste sul fatto che una comunicazione continuamente contradditoria getta in confusione i cittadini.
Sul siero AstraZeneca, infatti, Garattini sostiene: “Lo si sapeva anche prima che impostando in modo così categorico il limite degli over-60 per AstraZeneca a un certo punto avremmo avuto un’eccedenza di dosi. Si sarebbe dovuto dire fin dal principio: “Cominciamo così, per poi andare avanti in altra maniera”. Senza essere troppo drastici nelle affermazioni. Se invece la comunicazione cambia improvvisamente, è chiaro che poi alla gente vengono dei dubbi, come il sospetto che la fascia tra 50 e 59 anni debba ora avere gli “scarti”. Non è così: AstraZeneca è un vaccino che funziona e ha benefici infinitamente superiori rispetto al rischio di contagiarsi”.