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Clementi: “Il virus sta lottando per sopravvivere. Il coprifuoco? Una regola senza base scientifica e persino dannosa”

“Il virus sta lottando per sopravvivere”, lo afferma Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia del San Raffaele di Milano.

“Il virus ha un solo obiettivo: replicarsi. Ora però ha a che fare con una parte di popolazione già vaccinata e con un’altra che ha già superato la malattia e che quindi a sua volta ha gli anticorpi. Vorrei anche ricordare una cosa: il virus arrivato da Wuhan era già una variante, perché gli orientali hanno una concentrazione di recettori “ace2” – quelli a cui il virus si attacca per entrare nelle cellule – tre volte superiore agli europei e ai nordamericani. Fin da subito il Covid si è trovato in una situazione in cui o migliorava la capacità di agganciarsi all’organismo oppure moriva. E pensare che alcuni “apostoli” della scienza dicevano che il virus non era in grado di mutare”, spiega il Professore in un’intervista a Libero.

Il virus muta e, come conferma il virologo, tutte le varianti fino a questo momento “vengono bloccate o quantomeno fortemente contrastate dagli anticorpi prodotti dai vaccini”.

“In Italia l’epidemia sta decrescendo: tutti i parametri sono in calo. Sta arrivando il caldo, si starà molto di più all’aria aperta e rispetto all’anno scorso abbiamo i vaccini. Se non faremo stupidaggini non avremo grossi problemi”, spiega Clementi.

Per quanto riguarda il coprifuoco, il professore spiega a Libero: “Una regola presa senza la minima base scientifica e per certi aspetti dannosa: senza coprifuoco, ad esempio, i ristoranti potrebbero fare più turni e diminuire la concentrazione di persone”.

Grazie alla campagna vaccinale sono stati fatti molti passi in avanti nella gestione dell’epidemia, ma non si deve abbassare la guardia: “Molti lo dimenticano, ma questa, pur con un impatto totalmente diverso, è la terza epidemia di Coronavirus in vent’anni. Bisogna studiare in modo sempre più approfondito ciò che accade tra alcuni animali selvatici in determinate zone del mondo e l’uomo. E non bisogna trascurare che in tanti Paesi la vaccinazione è ancora pressoché inesistente. Una volta che l’Europa avrà raggiunto l’immunità di gregge non ignori questo dato, perché le persone continueranno a circolare. Non finirà tutto di colpo”.

Redazione

 

 

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