I formaggi made in Italy vengono bloccati in India. Il motivo? L’utilizzo del caglio di origine animale, un ingrediente che non risponde ai dettami della religione induista.
Come racconta il Sole 24 Ore, questo elemento è stato sempre utilizzato nei processi produttivi, mai bloccati finora. L’unica richiesta è sempre stata quella di esplicitarne l’impiego sulle etichette di modo che ogni consumatore potesse scegliere. Da poco più di un anno le regole sono cambiate e l’export di ogni tipo di formaggio che usa il caglio animale è stato bloccato. Le esportazioni del settore caseario italiano sono così crollate, del 60% in valore e del 62% in volume. Le vendite di Parmigiano reggiano e di Grana padano sono crollate del 90%.
“Tutte le Dop sono fatte con caglio animale, lo dice il disciplinare. Se dobbiamo limitarci ad esportare ciò che viene prodotto con caglio microbico ci resta poco: il mascarpone, la mozzarella, forse qualche formaggio duro non Dop”, spiega Paolo Zanetti, presidente di Assolatte.
L’associazione chiede all’ambasciata italiana di New Delhi di intervenire a fronte della politica del governo Modi che, da un lato, lascia maggior spazio alla religione, dall’altra spinga la filiera nazionale.
