Ieri hanno riaperto in quasi tutta Italia i bar e i ristoranti, con protocolli molto precisi che consentono unicamente il consumo al tavolo e fino alle 22 (anche prima se si considera che entro quell’ora bisogna essere a casa, come chiarito dal Viminale).
“Il bilancio della prima giornata di ripartenza è disastroso. Gli imprenditori della ristorazione, dei pub e del servizio bar sono esasperati: il Dl Riaperture prolunga di fatto le chiusure per le imprese che non dispongono di spazi all’aperto, oltre la metà del totale, circa 190mila su un totale di 340mila”, a denunciarlo al Sole 24 Ore è Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti.
“Le prospettive non sono positive neanche per chi ha un dehors, perché gli spazi esterni sono insufficienti a sostenere l’attività. Oggi la situazione è peggiore rispetto a quella dello scorso anno”, prosegue Banchieri.
Stando ai numeri di Confcommercio, a Roma ha riaperto l’88% dei locali con spazi all’aperto, mentre la Lombardia, con le restrizioni attuali, perde nella ristorazione 740 milioni al mese, 300 milioni in più rispetto alla zona gialla vecchia versione.