Oggi pomeriggio l’Agenzia europea del farmaco si pronuncerà sul vaccino Johnson&Johnson e sulle possibili correlazioni con i rari casi di tromboembolie verificatisi negli Stati Uniti (6 casi su 6,85 milioni di somministrazioni).
La Nazione a stelle e strisce ha infatti deciso la scorsa settimana di bloccare le inoculazioni del siero monodose e l’azienda ha fermato la commercializzazione in Europa.
Come successo per il vaccino AstraZeneca, l’Ema con ogni probabilità confermerà che i benefici sono nettamente superiori ai rischi e non imporrà alcuna limitazione nell’utilizzo del siero. Richiederà unicamente un aggiornamento del bugiardino e spetterà ai singoli governi decidere eventuali raccomandazioni.
“Auspichiamo già stasera un semaforo verde dopo la riunione dell’Ema per il vaccino J&J e speriamo da mercoledì di ripartire con le vaccinazioni. Se non fosse così perché l’Fda non darà un responso definitivo e vi fosse un rallentamento, siamo pronti come Cts Aifa a seguire il Prac dell’Ema e riunirci alle 17 per dare ulteriormente corso ad una ripresa se venisse confermato che il rischio dei casi avversi è raro”, ha spiegato Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa.