“Le rinnovabili non hanno perso appeal ma nel nostro paese le lungaggini amministrative sono un fattore penalizzante”, a parlare a LaChirico.it è Michele Crisostomo, presidente di Enel, principale società elettrica non solo in Italia ma anche in Spagna e Cile, e seconda utility al mondo per capitalizzazione (intervista integrale disponibile oggi su Il Foglio in edicola).
È proprio la “transizione burocratica”, menzionata dal ministro Cingolani, il nodo da sciogliere per poter rispondere agli obiettivi europei: “Servono corsie preferenziali per accelerare le valutazioni di impatto ambientale. Chiediamo lo stesso supporto nei processi di decarbonizzazione: servono iter autorizzativi snelli e rapidi”, spiega il Presidente.
Sulle nuove forme di mobilità, Crisostomo spiega: “Siamo stati tra i primi a credere nelle potenzialità dell’auto elettrica che può rendere la città ancora più bella. Noi non realizziamo vetture ma ci occupiamo dell’infrastruttura di trasporto: produciamo e restituiamo energia elettrica, perciò auspichiamo la positiva evoluzione verso un grado sempre maggiore di elettrificazione dei consumi”.