Questa estate sarà un’estate di vacanze italiane, riscopriremo le bellezze artistiche e paesaggistiche della penisola e tra le città che non ci possiamo perdere, il professore Claudio Strinati, direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group, suggerisce a LaChirico.it, senza dubbio, Cremona, Spoleto e Agrigento.
Prima di assumere il ruolo nella Fondazione Sorgente Group, Claudio Strinati è stato per anni soprintendente al Polo museale romano. “Non c’è un meglio. C’è solo una differenza sostanziale: in un Ministero bisogna assumere necessariamente una posizione di comando vero e proprio, naturalmente legittimo, in una Fondazione come la nostra, la funzione del Direttore è invece quella del coordinamento e della condivisione, di certo un ideale, dal mio punto di vista, ben più alto rispetto a quello del comando, di certo necessario a una ben ordinata e produttiva vita sociale, ma meno auspicabile nell’ambito della pura produzione culturale”.
Spesso le Soprintendenze vengono tacciate di bloccare le opere e, in generale, di essere conservative dell’esistente. “C’è caso e caso. Può succedere ma non succede affatto così spesso e, debbo aggiungere, talora è bene che succeda. Ho potuto notare, peraltro, come la capacità e la volontà di ascolto delle Soprintendenze siano molto cresciute nel tempo”, spiega il prof. Strinati.
“Roma è ancora caput mundi? Per certi versi sì. È ancora adesso, infatti, la città che detiene un patrimonio e una storia culturale incomparabili con qualunque altra pur eletta tradizione – continua il direttore Strinati – È la sede del papato. Conserva l’area archeologica più grande e più rilevante dell’orbe terracqueo”.
Tra le opere appartenenti alla collezione Mainetti, vi sono “due Sofonisbe” del Guercino. A LaChirico.it, il professore spiega le particolarità dei due dipinti realizzati a distanza di molti anni l’uno dall’altro: “Esprimono ciascuno, e ad alto livello stilistico, due tra le caratteristiche più tipiche del Guercino: la formidabile sensualità e, al contempo, l’altrettanto spiccata capacità di introspezione e di meditazione. Si percepisce bene in questi due grandi quadri la potente fisicità promanante dalla appassionata rappresentazione della bellezza femminile e, insieme, la sensazione di una severa e intatta castità che pure egli raffigurò con intensa partecipazione emotiva”.
Musei, teatri, cinema soffrono per le chiusure che si protraggono da mesi. Gli operatori del settore chiedono di poter riaprire in sicurezza, rispettando i protocolli: “La riapertura si potrebbe impostare facendo transitare i visitatori e gli spettatori in varchi di ingresso appositamente predisposti per la disinfezione delle parti scoperte del corpo e degli abiti. Ne esistono di pratici ed efficienti nel nostro Paese, sono costruiti in Italia e sono già da tempo utilizzati con risultati lusinghieri dalle Forze Armate e della Croce Rossa. Ovviamente contingentando gli ingressi e rilevando le temperature a chi accede. Paradossalmente, ma neanche tanto, si potrebbero organizzare agli ingressi persino postazioni di tampone rapido che dà l’esito in quindici minuti scarsi e è piuttosto sicuro. Non ritarderebbe gli ingressi più di una normale fila in tempi normali”.
Oggi non esistono più i mecenati di una volta, e quello dell’artista non è sempre considerato un mestiere che consente ancora di vivere bene: “Anche in questo caso ci sono situazioni ben diverse. È sempre esistito, peraltro, l’artista pur valido e capace che non trova mecenati e sostegno, per essere magari riscoperto dopo la morte. Come è sempre esistito l’artista che riesce a concentrare su di sé fondi imponenti grazie alla sua abilità, al suo merito ma soprattutto grazie al suo fascino personale. Più che altro va ribadito che il mecenatismo in quanto tale è praticamente scomparso per la radicale trasformazione della società degli ultimi trenta/quaranta anni. Tuttavia esistono ancora sponsor insigni nonché collezionisti e committenti come una volta, anche se la committenza è oggi più orientata verso il cinema e le serie televisive. Nondimeno sostenitori del lavoro artistico qualificato si trovano in ogni parte del mondo ma svolgono meglio la loro attività in quegli Stati in cui gli oneri fiscali inerenti alla produzione culturale sono saggiamente contenuti”.
In in mondo in cui siamo tutti, in primis i giovani, sempre connessi, la tecnologia potrebbe essere sfruttata per avvicinare i più piccoli all’arte: “Non mi sono mai permesso di dare consigli ai Ministri o comunque a chi occupa posizioni di vertice nella Società. Quindi non verrò meno a tale mia abitudine. Nondimeno è evidente come il web e la tecnologia stiano tracciando le vie del futuro e su quelle bisogna muoversi, anche se è ancora da vedere se siano da considerare direttamente come le vie del futuro. Sono di certo strumenti che aiutano molto ad avvicinare i giovani all’arte ma non solo loro. E comunque mi sembra di notare un grandissimo interesse diffuso nel mondo giovanile verso l’arte in generale. E in proposito il Ministero della Cultura può svolgere una efficacissima funzione ma coordinandosi meglio col Ministero dell’Istruzione, perché l’arte è un fattore formativo importante e come tale va riconosciuta e esaltata”.
Claudio Strinati è un esperto di Seicento e di Rinascimento e LaChirico.it consiglia tre posti da visitare a Roma per scoprire questa epoca di rinascita: “Palazzo e Piazza Barberini, la chiesa di Santa Maria in Vallicella e la Fontana di Trevi”.