Tim fa un passo in avanti sul fronte rete unica e fonda la società Fibercop: ha separato la sua rete secondaria che passa in Fibercop, che potrà così iniziare a sostituire il rame con la fibra nell’ultimo miglio di accesso. Tim ha ottenuto dal fondo Usa 1,8 miliardi con cui finanziare lo sviluppo della rete e Massimo Sarmi è stato nominato presidente e Carlo Filangieri ad della nuova società.
Come racconta Repubblica, dall’altra parte, dal Memorandum di intesa del 31 agosto tra Enel e Cdp per dare il via libera all’unione tra le due reti, nessun altro passo è stato ancora compiuto. A dicembre Enel si è impegnata a vendere fino al 50% delle sue quote di Open Fiber al fondo australiano Macquarie, ma l’operazione non è stata ancora finalizzata.
Inoltre, non è ancora stato definito l’accordo tra gli australiani e Cdp per permettere alla Cassa di passare alla maggioranza delle quote. L’idea di Cdp è quella di sottoscrivere un aumento di capitale riservato e salire al 51%.
Intanto Fibercop è operativa e ha l’obiettivo di arrivare al 76% delle aree grigie e al 56% delle case con la fibra a un Gigabit al secondo entro il 2025.