“Il Comitato tecnico scientifico, dopo un utile e attento processo di confronto sulla base di mie proposte, ha acconsentito di sbloccare tutti i concorsi della Pa bloccati dal Covid. Scelta che sarà contenuta nel decreto Covid del 31 marzo”, è l’annuncio del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta in un intervento al Cnel.
“Ciò vuol dire ridare speranza a decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di giovani. È un segnale straordinario di speranza: abbiamo trovato la strada per fare tutti i concorsi, in piena sicurezza, usando gli strumenti dell’era digitale”, ha aggiunto.
Come racconta il Corriere della Sera, tra le regole del nuovo protocollo, vi è il limite agli spostamenti dei candidati: i concorsi si terranno “in strutture decentrate a livello regionale e, ove possibile, provinciale, in base al numero e alla provenienza geografica dei candidati”.
Le amministrazioni a capo dei concorsi dovranno poi “scaglionare gli orari di presentazione dei candidati al fine di evitare assembramenti in prossimità e all’interno dell’area concorsuale e, ove possibile, organizzeranno lo svolgimento delle prove pratiche in spazi aperti”.
Sarà obbligatorio indossare tutto il tempo la mascherina Ffp2 e bisognerà portare con sé un tampone effettuato 48 ore prima della prova. Al fine di mantenere il distanziamento, ad ogni candidato sarà riservata un’area di 4,5 metri quadri e tra ogni candidato dovrà esserci una distanza di 2,25 metri.