Giovedì scorso ci ha lasciato Elsa Peretti, un simbolo della gioielleria e del colosso Tiffany&Co., di cui è stata uno dei creativi più importanti.
Ha iniziato la carriera come modella in Spagna ma poco dopo l’agenzia l’ha mandata a New York dove è diventata in breve tempo una delle top model più richieste e una delle muse di Halston.
Il lavoro come modella però non le bastava ed Elsa ha cominciato a disegnare i suoi primi gioielli. Nel 1969 Giorgio di Sant’Angelo le commissiona i gioielli per la sua collezione, e dopo un paio di anni anche Halston le fa la stessa richiesta.
Nel 1972 è entrata nel gruppo Tiffany&Co. e le sue creazioni rivoluzionano il mercato, con la cintura a staffa, il ciondolo a forma di rene, o la collana a forma di serpente.
Come racconta Repubblica, alla sua morte, Tiffany&Co. ha rilasciato una dichiarazione: “Elsa è stata responsabile di una rivoluzione nel mondo del design del gioiello. Le sue collezioni dalle forme organiche e sensuali hanno ispirato generazioni. Il rapporto di Elsa con lo stile e il mondo naturale era profondamente personale e si rifletteva fortemente nelle sue creazioni. Negli ultimi 50 anni Elsa ha creato alcuni dei gioielli e oggetti di design più innovativi al mondo e ha esplorato la natura con l’acume di uno scienziato e la visione di uno scultore”.
Non è un caso che Lvmh, non appena acquisita Tiffany, abbia deciso di rilanciare le collezioni di Elsa Peretti.