Sabato scorso il presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra ha fatto un vero e proprio blitz negli uffici della centrale operativa territoriale dell’azienda sanitaria provinciale (Asp) di Cosenza, che si trova in contrada Serra Spiga, inveendo contro il direttore Mario Marino e i cinque medici dello staff presenti. Li ha definiti “incapaci perché non in grado di gestire la somministrazione dei vaccini”.
Come racconta il Corriere della Sera, Marino, che ha richiesto poi l’intervento di un cardiologo per il malore accusato dopo l’incursione di Morra, ha spiegato: “Il senatore Morra si è presentato in ufficio e ha chiesto chi fosse il responsabile. Subito dopo, ha iniziato ad inveire contro di me incolpandomi del fatto che due suoi parenti, ottuagenari, non erano stati ancora chiamati per la somministrazione del vaccino. Ho cercato di tranquillizzarlo, facendolo entrare nella mia stanza, ma non c’è stato verso. Il senatore ha continuato ad aggredirmi verbalmente dicendomi che non siamo all’altezza del nostro compito. Non contento, ha chiamato al telefonino il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e Guido Longo, commissario ad acta della Regione Calabria, lamentandosi con loro che a Cosenza la campagna di vaccinazione andava a rilento e che non ci sono persone all’altezza per gestire questa emergenza”.
Morra si è lamentato che al numero verde non rispondesse nessuno da giorni, nonostante il direttore abbia provato a spiegare che la linea non è più attiva e che per le vaccinazioni è usata una piattaforma online. Ha chiesto poi l’elenco dei prenotati e, nonostante gli fosse stato concesso, “ha continuato ad essere rabbioso”.
“Noi lavoriamo da un anno senza sosta dalle 8 alle 20 e ci dobbiamo sentire offesi anche da chi dovrebbe tutelarci”, ha concluso il direttore Marino.
