“Nel 2020, in un contesto caratterizzato dalla grave pandemia, abbiamo saputo gestire la crisi continuando a garantire i servizi essenziali per i cittadini, mantenendo un elevato livello di efficienza e qualità anche nei mesi più difficili, grazie all’impegno di tutte le nostre persone e agli investimenti realizzati in innovazione e digitalizzazione”, sono le parole pronunciate da Giuseppe Gola, Amministratore delegato di Acea, dopo che il Cda ieri ha approvato il progetto di Bilancio, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e il Bilancio di Sostenibilità.
L’anno della pandemia si è chiuso in positivo per Acea, con una crescita dei ricavi del 6,1%, che salgono a 3.379,4 milioni di euro. L’utile netto del Gruppo raggiunge i 284,9 milioni di euro, in lieve aumento rispetto allo scorso anno (283,7 milioni). Gli investimenti realizzati nel 2020 ammontano a 907 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente del 14,4%, con un particolare focus sul settore idrico (476 milioni), sulle infrastrutture energetiche (325,1 milioni) e sull’ambiente (23,6 milioni).
Il gruppo guidato da Giuseppe Gola non si è mai fermato: ha messo in piedi tutte le soluzioni necessarie per garantire ai suoi clienti la continua erogazione dei servizi sul territorio, garantendo qualità ed efficienza e anche il rispetto delle normative di sicurezza con l’adozione di specifici protocolli. Grazie ad un avviato processo di digitalizzazione, i dipendenti del Gruppo hanno potuto lavorare subito in smart working senza alcun ritardo nelle attività.
Il dividendo è pari a 0,80 euro per azione, in aumento del 2,6% rispetto al 2019, e sarà proposto dal Consiglio di Amministrazione all’Assemblea ordinaria degli azionisti che si terrà il 22 e il 23 aprile.
L’EBITDA consolidato è aumentato del 10,9%, salendo a 1.155,5 milioni di euro, grazie alla performance delle attività regolate della distribuzione idrica ed elettrica.
La sostenibilità è al centro della strategia di Acea. Tra i tanti traguardi raggiunti nello scorso anno, ci sono l’installazione di 30.000 smart meters idrici, la produzione del 70% di elettricità da fonti rinnovabili, equivalenti a 210mila tonnellate di Co2 risparmiate, e la capacità di trattamento dei rifiuti pari a 1,9 milioni di tonnellate.
“L’esperienza della crisi pandemica ci spinge, ancor più oggi, a considerare la sostenibilità come elemento imprescindibile per un nuovo modello di sviluppo in cui le utilities potranno svolgere un ruolo decisivo per l’auspicata ripartenza del Paese. Per il 2021, pur in uno scenario ancora difficile, prevediamo risultati in ulteriore crescita”, ha concluso l’ad Gola.