Economia

Regno Unito ed Eni: via al progetto di cattura del carbonio

Il Regno Unito ed Eni daranno il via libera definitivo a un enorme progetto di cattura e stoccaggio di carbonio in Inghilterra dagli impianti industriali nel polo industriale HyNet North West di Liverpool e Manchester. Secondo quanto anticipato dal Financial Times, l’annuncio avverrà nel vertice di due giorni sulla sicurezza energetica con oltre 60 leader riuniti a Londra. (Ansa)

Il progetto assicurerebbe i 350.000 posti di lavoro nel settore manifatturiero della regione grazie al piano che creerà 17 miliardi di sterline di valore economico nei prossimi 25 anni. Eni prevede inizialmente di stoccare 4,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno in diversi giacimenti di gas ormai esauriti a circa un chilometro sotto il fondale marino nella baia di Liverpool, che dovrebbero raggiungere i 10 milioni di tonnellate dopo il 2030, l’equivalente delle emissioni annuali di 4 milioni di automobili.

Lo scorso ottobre, il governo britannico aveva dichiarato che avrebbe sostenuto HyNet e un altro progetto sulla costa orientale, Net Zero Teeside, con un finanziamento di quasi 22 miliardi di sterline in 25 anni. All’epoca, ricorda l’Ft, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, affermò che il sostegno rappresentava un “passo significativo” per la creazione di un’industria britannica per la cattura del carbonio. In marzo, la pipeline di Eni ha ottenuto l’autorizzazione urbanistica, aprendo la strada all’approvazione finale dell’investimento.

Eni, tra i vari risultati, rileva “la costante crescita dei nostri satelliti legati alla transizione” con Enilive che “ha avviato l’unità per la produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione presso Gela, della capacità di 400mila tonnellate l’anno” e Plenitude che “ha completato diversi progetti di installazione di impianti di energia rinnovabile in Italia, Spagna e Regno Unito”.

Inoltre il gruppo sottolinea gli “innovativi modelli finanziari e la disciplina nella spesa per generare valore per gli azionisti e ridurre l’indebitamento”. Si ricorda che sono stati finalizzati l’investimento del 30% del fondo Kkr in Enilive con un incasso complessivo di 3,6 miliardi di euro e la seconda tranche dell’investimento del fondo Eip in Plenitude, che incrementa la partecipazione al 10%, con un incasso per Eni di 0,2 miliardi. “I proventi ottenuti dalla valorizzazione dei nostri satelliti e i successi nell’applicazione del modello dual exploration migliorano il leverage proforma che si attesta al livello di 0,12”. Nel primo trimestre 2025, remunerati gli azionisti con 1,2 miliardi di cassa.

Redazione

 

 

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