CLEAN ENERGY

L’Italia spinge sul nucleare: la prima centrale prevista nel 2032

«Sul nucleare ogni settimana di ritardo è un furto di futuro nei confronti dei nostri figli. Abbiamo il dovere di ripartire sul dossier nucleare nelle prossime settimane». Così il leader leghista Matteo Salvini intervenuto al convegno «Il Nucleare Sostenibile: l’Italia Riparte» che si è svolto il 14 aprile in Regione Lombardia al grattacielo Pirelli di Milano.

Il Vice e ministro delle Infrastrutture ha fornito anche una data, il 2032. «Prendetelo se volete come un numero della cabala – ha aggiunto Salvini – ma nel 2032 potremmo avere la Tav e primo treno veloce tra Torino e Lione, il tunnel del Brennero, il treno che da Palermo senza interruzioni arriva a Milano e poi Berlino ed Helsinki completando un corridoio da cui si parla da un secolo e un primo giro di chiavi di una centrale nucleare che da milanese, alla faccia della sindrome Nimby, mi piacerebbe fosse a Milano, che è da sempre la capitale della ricerca, dell’innovazione. (Corriere)

«La Cina, ho letto questa mattina, blocca l’export di terre rare… per questo è obbligatorio partire subito sul nucleare. Il decreto del Consiglio dei ministri è solo un inizio. E’ fondamentale correre perché non possiamo perdere altro tempo. Abbiamo ancora due anni abbondanti di legislatura, entro fine legislatura obiettivo mio, lo dico da vice presidente del Consiglio e da segretario della Lega, è aver riavviato il motore».

Poi un assist anche sulle centrali a carbone. L’Italia ha dichiarato di volerle chiudere entro fine 2025, ma sia il ceo di Eni Claudio Descalzi sia quello di Enel Flavio Cattaneo ritengono utile tenerle accese per una questione di sicurezza energetica. Ma è una decisione che spetta al governo. «Porto sul tavolo della maggioranza di governo la mia riflessione – ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio – che in base alle evidenze di oggi chiudere le quattro centrali a carbone non è nell’interesse del Paese. Significa tagliarsi un pezzo di futuro. Amo l’uccellino, il passerotto e lo scoiattolo, però adoro anche chi per lavorare ha bisogno di energia. I tedeschi, che si sono inventati il green deal e l’auto elettrica, hanno un quarto della loro energia prodotta bruciando carbone. È il tetto dell’ipocrisia»

Redazione

 

 

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