La caduta del prezzo del petrolio innescata dai dazi di Donald Trump minaccia di lasciare un segno sull’economia di Arabia Saudita, Russia e Stati Uniti, i tre Paesi che dominano la classifica mondiale dei produttori. Tuttavia, sottolinea la giornalista, l’impatto sarà diverso e molto più contenuto nel caso degli Usa, le cui entrate non hanno un grado altrettanto elevato di dipendenza dagli idrocarburi. (Sole 24 Ore)
Ad ogni modo, le quotazioni del barile hanno ripreso a scendere, cancellando quasi del tutto il rimbalzo con cui il 9 aprile avevano reagito alla moratoria sui dazi annunciata dalla Casa Bianca. Inoltre, secondo molti analisti, sono probabili ulteriori ribassi, a meno di una significativa distensione dei rapporti tra gli Usa e il resto del mondo, uno scenario che al momento appare inverosimile. Non basta l’esenzione dalle tariffe voluta dalla Casa Bianca. Il rischio recessione farà crollare produzione ed export.