Il Governo prepara una strategia per l’export italiano che possa compensare i danni causati dalla nuova politica dei dazi annunciata dagli Stati Uniti di Donald Trump puntando su Paesi «ad alto potenziale». «Il nostro export potrà aumentare rilanciando la produzione attraverso, in primo luogo, l’abbattimento del costo dell’energia» si legge nel Piano d’azione presentato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani il cui obiettivo è partendo dai 623,5 miliardi di euro del 2024 «arrivare a 700 miliardi di export entro fine legislatura». (Sole 24 Ore)
«Si tratta di accelerare la penetrazione delle esportazioni italiane in mercati ad alto potenziale» si legge nel documento. I Paesi emergenti più promettenti in questa chiave sono India, Messico, Brasile (più in generale, Mercosur e America Latina), Turchia, Eau ed Arabia Saudita (più in generale i Paesi del Golfo), Paesi Asean (in particolare Thailandia, Vietnam, Indonesia e Filippine), alcuni Paesi dell’Africa (in particolare Sudafrica e Algeria). Ma anche Balcani Occidentali (in particolare Serbia) e Asia Centrale. «In molti di questi Paesi sono in corso – o sono stati finalizzati a livello tecnico – negoziati per la conclusione o l’ammodernamento di accordi di libero scambio di ampia portata con l’Ue».
Anche alcuni Paesi industrializzati presentano elevato potenziale da esplorare, in particolare: Regno Unito, Svizzera, Giappone e Canada. Il surplus commerciale italiano con gli Stati Uniti – si legge nel rapporto – vale 38,8 miliardi di euro. «A fronte dell’annuncio di dazi da parte dell’Amministrazione americana, occorre rafforzare ulteriormente i rapporti economici con gli Stati Uniti, anche in un’ottica di riequilibrio del surplus della bilancia commerciale: è possibile una “strategia transattiva”, con accordi su gas (GNL) e difesa, anche sotto il profilo degli acquisti».
