INNOVAZIONE

Data center, spinta verso il Sud da incentivi e rinnovabili

Grandi aree industriali dismesse, collegamenti ai cavi marittimi e alla dorsale terrestre, una fornitura affidabile di energia green. E poi, la possibilità di utilizzare la Zes unica per ridurre i tempi delle autorizzazioni. Da dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) , in un anno sono state 500 le operazioni di sviluppo industriale ed economico, compresi data center, al Sud, con una media di tempistiche autorizzative di 35 giorni. Per queste e altre ragioni la Puglia potrebbe avere presto un grande data center, riutilizzando un immobile industriale storico, con un investimento plurimiliardario che il Mimit sta discutendo con un grande operatore del settore. (Sole 24 Ore)

L’area metropolitana di Milano domina ancora il mercato, ma sono sempre più gli operatori che guardano a Sud: a Roma, che secondo l’ultimo report di Italian Data Center Association (Ida), vedrà la più alta crescita di mercato dei prossimi tre anni, ma anche alle aree metropolitane del Mezzogiorno, con Bari (19%), Napoli (12%) e la Sicilia (6%). L’Europa meridionale è anche l’area su cui ha scelto di focalizzarsi Mediterra DataCenters – società sostenuta dal terzo fondo Pan European Infrastructure (Peif III), gestito da Dws Infrastructure – che il 20 marzo a Milano debutta sul mercato e presenta i propri piani di sviluppo.

La Campania – che secondo l’ultimo report di Italian Data Center Association (Ida) ospita otto data center – «si conferma un polo di riferimento al Sud, forte di due data center nella zona di Caserta: il progetto del campus Data for Med, in fase di sviluppo nell’ex sito Graftech con un investimento di 300 milioni di euro (occupando una na superficie totale di 60mila mq e una capacità di carico It di 22,5 Mw), e Data Felix, un’infrastruttura avanzata che mira a rafforzare l’ecosistema digitale e l’offerta di servizi cloud per aziende e istituzioni locali», spiega Luca Beltramino, vicepresidente di Ida. L’infrastruttura, di 1.300 metri quadri, di cui 600 dedicati all’infrastruttura IT, ha una potenza di 1 Mw con crescita pianificata a due.

Redazione

 

 

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