Una combinazione di supporto alla domanda dovuto alle condizioni meteorologiche e di un’offerta deludente ha notevolmente ristretto i bilanci del gas dell’Europa nord-occidentale da inizio anno. Lo afferma Goldman Sachs, secondo cui la regione dovrà attrarre importazioni incrementali di GNL quest’anno per gestire lo stoccaggio del gas a livelli confortevoli prima del prossimo inverno. Ciò porta la banca d’affari ad aumentare la previsione Sum25 TTF a 50 euro/MWh (15,10 dollari/mmBtu) dai 40 euro precedenti.
I bilanci più ristretti del gas in Europa sono stati guidati da condizioni meteorologiche più fredde della media e da una generazione eolica sottoperformante, che ha sostenuto la domanda, mentre la produzione ha deluso in Norvegia, Paesi Bassi e Regno Unito, si legge nel rapporto. In termini netti, viene stimato che le importazioni regionali di GNL debbano essere in media dell’8% superiori a quanto previsto in precedenza per aiutare a gestire lo stoccaggio oltre l’85% entro la fine di ottobre. I dati di febbraio sul GNL suggeriscono che ciò può essere raggiunto con un TTF vicino a 50 euro/MWh (15,10 dollari/mmBtu).
Goldman Sachs vede rischi bilaterali per la previsione TTF rivista per il 2025. Al rialzo, una continuazione di consumi energetici eccezionalmente elevati o una domanda di GNL dall’Asia più forte del previsto quest’anno potrebbero far salire i prezzi TTF fino alla cima dell’intervallo di cambio del petrolio, vicino a 84 euro/MWh attualmente. I rischi al ribasso derivano da un potenziale accordo di pace tra Russia e Ucraina che potrebbe comportare maggiori flussi di gas russo verso l’Europa. Stima che uno scenario in cui i flussi russi attraverso l’Ucraina tornassero ai livelli prebellici potrebbe spingere i prezzi TTF di Sum25 a bassi 20 o bassi 30 euro/MWh, a seconda di quanto presto nell’anno inizieranno le esportazioni incrementali tramite gasdotti russi.