Economia

NewCo di Hera e Fincantieri per il riciclo di scarti industriali

Hera fonda con Fincantieri la newco CircularYard per la gestione dei rifiuti prodotti dai cantieri dello storico colosso della meccanica navale ad alta tecnologia. Dalla raccolta al riciclo, grazie a un investimento previsto di circa 13 milioni. La joint venture è nata in seguito al Memorandum d’intesa firmato a luglio 2024 per valorizzare gli scarti delle costruzioni navali in ottica di economia circolare. La multiservizi mette dunque a disposizione il proprio know how attraverso una partecipazione di maggioranza (60%) alla compagine societaria di CircularYard. Il 40% è di Fincantieri, mentre il gruppo Hera è, nel dettaglio, presente con Herambiente Servizi Industriali (Hasi) al 55% e con Acr di Reggiani Albertino (5%), entrambe società controllate da Herambiente. Inizialmente la newco realizzerà un sistema integrato di gestione dei rifiuti negli otto cantieri italiani di Fincantieri (dove sono impiegati oltre 11.000 dipendenti generando circa 90.000 posti di lavoro) con l’obiettivo in un secondo momento di operare anche nei siti all’estero (in tutto 18). (Corriere)

A regime saranno trattati 100 mila tonnellate l’anno di scarti industriali riducendo del 15 % quelli indifferenziati destinati allo smaltimento e si prevede di incrementare del 15%, già dal primo anno, le frazioni valorizzabili come ferro, legno, plastica e carta. In parallelo — fa sapere la multiutility — saranno studiati specifici interventi che permetteranno al modello di andare a regime grazie alla realizzazione di impianti avanzati – come, ad esempio, quelli per il trattamento e riuso delle acque o per il recupero del rame – e alla gestione ottimizzata dei rifiuti. Fra le strutture in via di progettazione e costruzione anche impianti chimico-fisici per il trattamento e il riuso delle acque, l’ampliamento e la riqualificazione dei depositi temporanei con aree di selezione e impianti di recupero del rame.
«L’avvio della joint venture con un partner di assoluto valore come il gruppo Hera — ha commentati Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri — aggiunge un tassello nel nostro ulteriore impegno per l’adozione di pratiche virtuose di economia circolare all’interno dei nostri cantieri».

«Siamo orgogliosi — interviene a sua volta l’ad del gruppo Hera Orazio Iacono — di mettere al servizio del primo shipbuilder occidentale le nostre elevate competenze, l’eccellenza impiantistica e la pluriennale professionalità nel processo di gestione circolare dei rifiuti, per promuovere la rigenerazione delle aree urbane e industriali. Acceleriamo il nostro percorso che porterà il gruppo Hera a diventare il motore dell’economia circolare del tessuto industriale italiano, accompagnando le grandi aziende nel loro percorso di transizione ambientale con la riduzione degli scarti di produzione e la massima valorizzazione nel loro recupero». La controllata Herambiente — lo ricordiamo — è il principale operatore italiano nel settore del trattamento dei rifiuti e opera sul mercato nazionale e internazionale con un centinaio di impianti certificati, oltre 1.600 operatori specializzati e una struttura commerciale dedicata. Al suo interno, Hasi è la più grande realtà italiana dedicata alla gestione dei rifiuti industriali, mentre Acr, entrata nel 2023 nel perimetro aziendale, è leader nel settore delle bonifiche e decomissioning e nella gestione operativa della attività di trattamento rifiuti negli stabilimenti di grandi clienti industriali.

Redazione

 

 

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