Economia

Lavoro, occupati in aumento ma l’Italia resta il fanalino di coda in Ue

Dal giuramento del governo Meloni i dati sono positivi, come ha certificato lo stesso Istituto di Statistica: gli occupati sono cresciuti di 830 mila unità, a fronte di un crollo di 500 mila disoccupati e di un calo degli inattivi di 160 mila unità. Guardando in dettaglio agli occupati degli ultimi due anni, emerge come i lavoratori assunti a tempo indeterminato siano aumentati di un milione e gli autonomi di 150 mila unità, a fronte di un calo di 350 mila lavoratori assunti con contratti a termine. (Sky Tg 24)

La gran parte degli occupati, certifica l’Istat, sono over 50, che registrano un aumento di 800 mila unità. Aumentano anche gli occupati nella fascia tra 24 e 49 anni, che salgono di 90 mila unità, mentre si registrano 43 mila occupati in meno tra i 15 e i 24 anni. Nonostante i dati record, l’Italia si conferma fanalino di coda per percentuale di occupati: come certificano i numeri dell’Eurostat, in Unione europea fanno meglio anche Paesi come la Grecia (63,3%); la Romania (64,2%); la Spagna (66%).

Lo stesso discorso vale per il lavoro femminile: l’Italia è fanalino di coda con il 53,2% delle occupate sul totale, una percentuale inferiore a quella di Grecia (54,8%); Romania (55,9%); Spagna (60,9%).

Redazione

 

 

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