Eni sta per accendere il super computer più potente al mondo al di fuori degli Stati Uniti. Costato oltre 100 milioni di euro, il nuovo supercomputer, HPC6, contiene quasi 14mila unità di elaborazione grafica AMD: chip ad alta potenza utilizzati per eseguire calcoli complessi ed eseguire processi di intelligenza artificiale. Il supercomputer è nove volte più potente del suo predecessore e si è classificato al quinto posto in una classifica annuale dei computer più veloci del mondo il mese scorso e il suo compito sarà quello di elaborare dati per scoprire nuovi giacimenti di petrolio e gas, nonché di eseguire calcoli per promuovere l’energia pulita. (Borsa Italiana)
I dati sono solitamente ottenuti attraverso le operazioni di perforazione, i rilievi sismici e le simulazioni dei giacimenti. I supercomputer possono anche aiutare le aziende energetiche a determinare con esattezza la posizione delle riserve di petrolio e di gas, l’entità dei giacimenti e le migliori strategie di perforazione per ciascuno di essi. Possono anche aiutare a posizionare i pozzi, a prevedere la produzione, a migliorare il recupero del petrolio e a simulare i giacimenti.
Eni ha già utilizzato la tecnologia di supercalcolo per migliorare la dinamica dei fluidi e gli studi geologici per lo stoccaggio del carbonio, nonché per migliorare le operazioni degli impianti industriali e produrre batterie migliori. Anche la sua catena di approvvigionamento di biocarburanti è stata resa più efficiente grazie al supercalcolo.