Internazionale

Export: performance record dell’Italia nel 2024

Si è tenuta venerdì a Milano, presso l’Hotel Excelsior Gallia, la seconda edizione del Forum del Commercio Internazionale, organizzata da ARcomFormazione sotto la direzione scientifica dell’avv. Sara Armella, con il patrocinio della Commissione Europea, Simest, ICE, Regione Lombardia, Aice, FederItaly, ICLA, Aidda, e Imit. L’evento ha riunito rappresentanti istituzionali, aziende e accademici per un confronto approfondito sul futuro del commercio internazionale, con focus sul ruolo dell’export italiano, sulla geopolitica e le recenti riforme doganali. Inoltre, al Forum hanno partecipato anche quattro dei 100 principali esperti di diritto doganale dell’International Customs Law Academy. (La Stampa)

Nel discorso di apertura del Forum, l’On. Maurizio Leo, Viceministro all’Economia e alle Finanze, ha annunciato che sono allo studio correttivi alla riforma doganale, per rispondere alle criticità segnalate dagli operatori del settore e migliorare l’efficienza delle procedure. In particolare, Leo ha dichiarato:” Non è escluso che si possa, da parte del legislatore – e al riguardo stiamo facendo degli approfondimenti con l’Agenzia delle Dogane – rivedere la soglia dei 10.000 euro per poter configurare ilreato di contrabbando. Questo per alzare l’asticella ed evitare che ci si trovi in presenza di situazioni anche minimali, che rientrino nel perimetro delle violazioni di carattere penale. Quindi questo è un tema che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta approfondendo e di cui ci si potrà far carico poi nell’ambito di un eventuale decreto correttivo”.

Nel corso del Forum è stato presentato il white paper di ARcom Formazione con dati inediti ICE, che confermano la centralità dell’export per l’economia italiana. Nel 2024, l’export ha raggiunto i 650 miliardi di euro (+3,7% rispetto all’anno precedente), trainato da una crescita particolarmente robusta nei mercati del Golfo e in Nord America. Maurizio Forte, Membro della Direzione Centrale per i settori dell’export di ICE, ha commentato: “L’export italiano mantiene le sue posizioni grazie alla crescita nei Paesi del Golfo e in Nord America. Nel 2023 – e ancora nei primi 7 mesi del 2024 – gli Stati Uniti sono la seconda destinazione, mentre Emirati Arabi e Arabia Saudita crescono a doppia cifra. Questa dinamica – oltre l’immaginario del Bello, Buono e Ben Fatto – è il risultato della ricerca e della tecnologia applicata: l’Italia è campione di export nei macchinari (101 miliardi di euro nel 2023, pari al 16% del totale). Nel dualismo Stati Uniti – Cina, oggi l’alternativa è rafforzare la capacità di proiezione internazionale del terzo polo, quello Europeo, in cui l’Italia può esprimersi da leader (siamo il terzo esportatore EU), concentrando gli investimenti su promozione commerciale, sostenibilità e innovazione.”

Le tensioni geopolitiche e le nuove misure protezionistiche hanno dominato le discussioni del Forum. Sara Armella, Direttore Scientifico di ARcom Formazione, ha sottolineato i rischi per il commercio internazionale: “L’Italia è il quarto Paese al mondo per volumi di esportazioni, che crescono anche nel 2024 del 3,7%, nonostante una situazione geopolitica sempre più complessa e il continuo incremento di misure protezionistiche, oltre 2.800 nel solo anno 2024. La vittoria di Trump e l’annuncio di dazi del 10-20% sui prodotti europei potrebbe determinare un calo delle esportazioni italiane del 16%. Anche il nuovo corso della politica USA sulla sostenibilità ambientale rischia di impattare sulla competitività europea, considerato che la UE ha avviato, con CBAM e deforestazione, un Green deal ambizioso, che rischia di rimanere isolato a livello internazionale.”

Laura Travaglini, Senior Adviser di Confindustria, ha commentato il rallentamento dei flussi globali: “Il contesto internazionale configura un rallentamento, o, volendo essere ottimisti, una stabilizzazione al ribasso degli scambi mondiali che si mantengono poco al di sotto dei picchi storici, ma denotano comunque una tendenza all’appiattimento che potrebbe acuirsi se le condizioni geopolitiche dovessero deteriorarsi ulteriormente.”

Claudio Oliviero, Direttore della Direzione centrale Dogane dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha richiamato l’importanza di una maggiore capacità di adattamento nelle aziende per affrontare la volatilità delle catene di approvvigionamento globali: “In un mondo sempre più connotato da forte instabilità, è essenziale aumentare le capacità di adattamento e di governo dei processi aziendali per gestire efficacemente la supply chain. La complessità e la frammentazione delle catene logistiche richiedono alle imprese di sviluppare competenze specifiche e di adottare tecnologie innovative per mantenere la competitività.”

Redazione

 

 

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