Il Made in Italy è molto più di un semplice marchio; rappresenta un patrimonio culturale e artigianale che affonda le radici nella nostra storia. Tuttavia, i rapidi cambiamenti nel mercato del lavoro pongono sfide significative a questo tesoro di conoscenze e tradizioni. (Sole 24 Ore)
Per rispondere all’esigenza di preservare e trasmettere alle nuove generazioni le nostre conoscenze e competenze, vogliamo lanciare la proposta di strutturare un framework normativo e operativo che valorizzi il patrimonio culturale contenuto negli archivi e Musei d’impresa del Made in Italy, seguendo tre linee d’intervento: incentivi alle imprese per l’apertura didattica degli archivi; predisposizione di protocolli standardizzati di collaborazione scuola-impresa; implementazione piattaforme digitali condivise. Attraverso tale ecosistema pubblico-privato, infatti, saremo in grado di preservare la memoria dell’innovazione industriale, ispirare nuovi talenti e stimolare la creatività, generando benefici per imprese, scuole e studenti. E per farlo, diventa centrale sfruttare proprio l’insieme delle opportunità offerte dall’era digitale.
Strumenti innovativi come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) hanno il potenziale di trasformare la nostra eredità culturale in esperienze immersive e coinvolgenti. Immaginiamo, ad esempio, di far rivivere le antiche botteghe attraverso la realtà virtuale: al loro interno, i giovani possono “imparare il mestiere” direttamente dagli insegnamenti dei maestri del passato. La realtà aumentata, poi, arricchisce le visite ai musei, trasformando una semplice passeggiata in un’esperienza interattiva, ricca di informazioni e dettagli esecutivi.
Un efficace esempio dell’incontro tra tecnologie e nuova fruizione museale è rappresentato dal nuovo allestimento delle sale di Palazzo Lanfranchi di Matera, sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Le nuove esperienze multimediali che affiancano la collezione permanente, realizzate da ETT, combinano tecnologia e design per dare vita a spazi innovativi, multifunzionali ed emozionali.
Ad esempio, la sezione dedicata a Carlo Levi propone, accanto alle opere, un’installazione permanente basata su una sapiente combinazione di arte, creatività e intelligenza artificiale (AI). Le pareti della camera immersiva ospitano proiezioni che coinvolgono il visitatore in un vortice di pitture, immagini e suoni, dove l’operazione di co-creazione con l’AI costituisce un nuovo e affascinante metodo di animare l’opera d’arte e farla interagire con un pubblico sempre più vasto e diversificato.
Gli strumenti tecnologici, dunque, hanno il concreto potere di offrire nuove ed efficaci opportunità per apprendere tecniche tradizionali attraverso modalità innovative e ingaggianti.