Lo sviluppo delle rinnovabili porterà milioni di tonnellate di rifiuti nei prossimi anni: materiali provenienti da fotovoltaico, eolico e batterie per veicoli elettrici. Lo studio “Energie rinnovabili e mobilità elettrica: opportunità di investimento nella catena del valore del riciclo di rifiuti emergenti” di Native Strategy, società di consulenza strategica internazionale collegata all’ecosistema Bip (Business Integration Partner), prova a mettere in fila alcuni numeri. (Sole 24 Ore)
Picco smantellamento dei pannelli solari tra 2027 e 2033, fine della prima generazione di rotori eolici e batterie da 1.000 tonnellate nel 2025 a più di 6 milioni di tonnellate entro il 2050: lo studio di Native Strategy.
Il mondo necessita di una svolta green, che però lo sia davvero. Il rischio di abbracciare una nuova soluzione che possa risolvere una crisi e generarne un’altra è molto elevato. Si pensi a quanto accaduto con la plastica, vista oggi come un male assoluto e devastante. Tanto diffusa da essere addirittura nel nostro corpo, dove si accumula ogni giorno.
Il settore delle rinnovabili non dovrà fare la stessa fine, il che vuol dire che una filiera del riciclo è indispensabile. Il problema rifiuti doveva già essere posto sul tavolo da molto tempo e, ora più che mai, va fronteggiato. Nel corso dei prossimi anni dovremo fare i conti con milioni di tonnellate di rifiuti. Al di là dei settori che già ne producono in quantità gigantesche, si pensi alla moda, le rinnovabili promettono devastanti scenari.