INNOVAZIONE

La Tesla torna a correre sulle ali del “robotaxi”

Tesla torna a sedurre Wall Street. Il sonante +21% dell’ultimo mese sigilla un trimestre di riscatto per il colosso delle auto elettriche che ha recuperato un terzo del proprio valore in Borsa mentre in contemporanea gli altri componenti del drappello dei cosiddetti «Magnifici 7» hanno faticato non poco (Nvidia, Microsoft, Amazon e Google presentano un saldo trimestrale negativo in Borsa). (Il Giornale)

Ancora più impressionante il rally se si torna indietro a primavera: la risalita di Tesla dai minimi annui del 22 aprile è superiore all’88%. Proprio aprile aveva segnato il picco di negatività tra gli investitori, scottati dal primo storico calo delle consegne anno su anno, mettendo a nudo il timore che la creatura di Elon Musk potesse soccombere davanti alla crescente pressione competitiva nell’elettrico, in particolare dalle startup cinesi. In aggiunta a Wall Street era sempre più viva la sensazione di un Musk «distratto» da tanti altri progetti e dalla politica.

Cosa ha innescato il cambio di rotta? Una sponda è arrivata dalla ripresa delle vendite nel secondo trimestre dell’anno; in particolare negli Usa e in Cina dove i sussidi governativi hanno sostenuto le vendite. Ci sono poi le crescenti attese per i nuovi progetti legati alla guida autonoma.

Nella prima decade di ottobre arriveranno due importanti appuntamenti per testare la tenuta del rally. Il primo, mercoledì 2 ottobre, con le vendite del terzo trimestre. Gli analisti di Wall Street prevedono 462mila veicoli consegnati a livello globale nel trimestre, in aumento del 6% su base annua. Ubs negli ultimi giorni ha alzato le sue attese a 470mila, non lontano dal record di 484mila segnato nell’ultimo trimestre del 2023. L’Europa continua a essere l’anello debole tra sussidi a singhiozzo sull’elettrico e debolezza macro, ma questo dovrebbe essere più che bilanciato dalla stabilizzazione della domanda degli Stati Uniti e in particolare dal progresso atteso sul mercato cinese.

Potenzialmente ancora di maggior impatto sulle prospettive di lungo termine è l’evento «We, Robot» del 10 ottobre a Los Angeles, dove Elon Musk svelerà il prototipo del «robotaxi» Tesla. Lo stesso imprenditore sudafricano ha alimentato le già alte attese scrivendo in un tweet che sarà un evento «da libri di storia». Di certo il robotaxi non sarà l’unica novità in quanto l’ad di Tesla ha promesso «un paio di altre cose», senza fornire dettagli. Le aspettative sono quindi molto elevate, a livelli paragonabili a quelli a cui aveva abituato Steve Jobs per i lanci dei primi iPhone.

In tal modo Musk renderebbe Tesla meno dipendente dalle vendite di auto e più un’azienda di software che concede in licenza il suo Fsd con margini elevati e ricavi ricorrenti. Il grande punto interrogativo è rappresentato dai tempi potenzialmente lunghi per passare dal prototipo alla messa in strada su larga scala.

Redazione

 

 

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